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Inca: incredibili scoperte rivelano un legame segreto mai visto prima!

Per secoli, i popoli andini hanno utilizzato un metodo rivoluzionario per mantenere le proprie informazioni e comunicare: i khipus. Questi straordinari strumenti, composti da cordicelle intrecciate e nodi che sembrano semplici a prima vista, sono stati al centro dell’organizzazione burocratica dell’Impero Inca. Ma cosa rendeva questi oggetti così speciali? La risposta sta in un nuovo studio che ha gettato nuova luce su due khipus antichi, rivelando particolari sorprendenti e inaspettati.

I khipus, anche conosciuti come “khipu“, sono canali di comunicazione incredibilmente sofisticati, ed erano in grado di trasmettere informazioni complesse attraverso una combinazione di nodi e colori. Quelli creati dai khipukamayuqs erano attentamente progettati. I nodi, oltre ad avere un valore numerico, avevano anche significati specifici legati al contesto in cui venivano usati.

Questi artigiani gestivano sapientemente l’ordine delle cordicelle e la loro colorazione, creando uno straordinario linguaggio visivo che sostituisce la scrittura convenzionale. Ogni particolare del khipu contava: la direzione delle fibre, il tipo di nodo, e persino l’uso di materiali plurali, come cotone o lana di camelidi, permetteva di esprimere concetti articolati, registrando dati cruciali per la società inca.

Conservando un’immensa quantità di informazioni, i khipus andini venivano impiegati per una multitude di scopi, come censimenti, tributi e registrazioni di risorse agricole. Chiunque potesse leggere i khipus aveva accesso a un vero e proprio tesoro di dati, rendendo questi oggetti strumenti di potere e controllo.

La scoperta del secolo: due khipus a confronto

La recentissima scoperta di due khipus provenienti dal Cile settentrionale ha spiazzato gli studiosi. Uno dei due, il più grande mai trovato, misura oltre cinque metri di lunghezza ed è composto da più di 1.800 corde. L’altro, più compatto e complesso, ha quasi 600 cordicelle. Quello che stupisce è il modo in cui entrambi questi strumenti presentano un’organizzazione numerica simile, ma con una sorprendente inversione dei gruppi.

Infatti, uno dei khipus divideva i dati in dieci gruppi di sette corde, mentre l’altro lo faceva in sette gruppi di dieci corde. Questa peculiarità suggerisce che, nonostante le modalità diverse di registrazione, entrambi questi khipus avevano uno scopo simile, probabilmente legato alla raccolta e redistribuzione di risorse. Ma quali erano le dinamiche sottostanti? Forse, un khipu era destinato a un uso pratico legato alla registrazione di beni, mentre l’altro si concentrava sulla visualizzazione del saldo o sulla pianificazione di attività economiche.

L’universo dei khipus non si limita però ad essere un semplice sistema di contabilità. La profondità di queste scoperte porta a chiedersi quali storie personali o collettive siano nascoste nei nodi e nelle corde. Dietro ogni khipu c’era una comunità, una vita quotidiana, l’amore per la propria terra e il bisogno di organizzarsi in modo efficiente.

La situazione attuale dei khipus e la loro digitalizzazione

Oggi, la maggior parte dei khipus è purtroppo andata perduta nel corso dei secoli. Dei circa 1.600 esemplari noti, molti sono custoditi in musei di tutto il mondo, dall’Europa alle Americhe. L’avanzamento tecnologico ha però dato vita a nuove sfide e opportunità. Attraverso la digitalizzazione, i ricercatori hanno iniziato a esplorare questi strumenti antichi in modi che prima erano impensabili. La capacità di analizzare i khipus con strumenti digitali ha svelato dettagli che, in passato, sfuggivano all’osservazione umana.

Tuttavia, ci sono ancora molte domande senza risposta. Quali altre informazioni possono rivelare questi antichi registratori? E perché due khipus, apparentemente simili, dovevano necessariamente avere modi di rappresentare gli stessi dati tanto differenti? La ricerca continua, esplorando non solo i baffi e le dinamiche numeriche, ma anche la profonda cultura e storia che si intreccia alla vita dei popoli andini. Con ogni scoperta, i nodi dei khipus sembrano svelare trame più complesse e storie ricche, tessendo il passato con il presente e lasciandoci con curiosità e meraviglia.

Marco Maggioni

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