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Il telescopio spaziale SPHEREx della NASA pronto al lancio nel 2025!

La NASA ha recentemente aggiornato i piani per il lancio del telescopio SPHEREx, che promette di offrire una nuova prospettiva sull’universo. Con data fissata per la fine di febbraio del 2025, il telescopio sarà lanciato con un razzo Falcon 9 di SpaceX dalla Vandenberg Space Force Base in California. Questa missione affascinante esplorerà galassie lontanissime e fornirà nuove informazioni sulle origini dell’universo e sulle molecole necessarie alla vita.

La missione SPHEREx, il cui nome è l’acronimo di Spectro-Photometer for the History of the Universe, Epoch of Reionization e Ices Explorer, è stata selezionata dalla NASA nel febbraio 2019. Si tratta di un’impresa ambiziosa all’interno del programma Astrophysics Explorers, parte della più ampia iniziativa Explorer della NASA. Originariamente pianificato per il 2023, il lancio ora avverrà nella primavera del 2025, offre uno sguardo incredibile nel profondo spazio. Attraverso un’orbita polare a circa 700 km dalla Terra, SPHEREx sarà in grado di raccogliere dati su oltre 300 milioni di galassie e più di 100 milioni di stelle della nostra Via Lattea.

Utilizzando una gamma infrarossa di ben 102 colori, il telescopio rappresenta la prima missione di questo tipo in grado di mappare il cosmo su un’ampia varietà di lunghezze d’onda, una capacità che mai prima d’ora era stata realizzata. Questo ampio spettro di osservazione fornirà agli scienziati un tesoro di dati, utili per comprendere come si è evoluto l’universo e come le molecole fondamentali per la vita possano formarsi in condizioni cosmiche.

Scoprendo la vita nell’universo

Uno degli obiettivi principali di SPHEREx sarà quello di identificare la presenza di acqua e molecole organiche, ingredienti essenziali per la vita. Queste ricerche verranno condotte in vivai stellari, dove le nuove stelle nascono da gas e polvere. La missione non solo scruterà le galassie lontane, alcune delle quali emettono luce che ha impiegato 10 miliardi di anni per raggiungerci, ma si concentrerà anche sulla nostra Via Lattea, un luogo dove la vita potrebbe trovare il suo inizio.

Ogni sei mesi, il telescopio effettuerà una scansione dell’intero cielo, utilizzando tecnologie derivate da satelliti e missioni spaziali precedenti, incluso il programma di esplorazione di Marte. La generazione di una mappa completa del cielo in 102 bande di colore supererà la risoluzione delle mappe utilizzate fino ad oggi, portando a scoperte incredibili e identificando obiettivi per future analisi dettagliate, specialmente con altre missioni come quella del James Webb Space Telescope.

A bordo del Falcon 9: l’avventura continua con PUNCH

Insieme a SPHEREx, il razzo Falcon 9 porterà anche un carico secondario, conosciuto come PUNCH, acronimo di Polarimeter to Unify the Corona and Heliosphere. Questa missione si concentrerà sull’osservazione della corona solare, area dell’atmosfera del Sole, e utilizzerà una costellazione di quattro piccoli satelliti per effettuare studi globali in 3D. Il suo obiettivo sarà quello di scoprire come la massa e l’energia presenti in questi spazi si trasformano in vento solare.

Guidata dall’ufficio del Southwest Research Institute, la missione PUNCH è gestita dal NASA Goddard Space Flight Center e comprende anche iniziative di sensibilizzazione e collaborazione con studenti, come il progetto “Solar Stones”. Questi progetti non solo contribuiscono alla scienza, ma sono anche cruciali per coinvolgere la nuova generazione di scienziati ed ingegneri.

L’importanza delle missioni spaziali

Le missioni come SPHEREx e PUNCH dimostrano quanto sia vitale per l’umanità studiare il nostro spazio. Non si tratta solo di ottenere dati e comprensioni scientifiche, ma anche di alimentare la curiosità e il desiderio di scoprire. Le tecnologie sviluppate attraverso questi progetti possono migliorare le nostre vite quotidiane, e le scoperte fatte possono cambiare la nostra comprensione dell’universo.

Inoltre, queste esplorazioni possono anche unirci come comunità globale, poiché scienziati e ricercatori lavorano affinché il sapere e la scoperta non siano limitati a un singolo paese o popolo. Essenzialmente, le missioni spaziali sono ben più di mere esplorazioni; sono opportunità per evolvere e connettersi, non solo con il nostro universo ma anche tra di noi.

Marco Maggioni

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