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Esplora i Musei Polisensoriali della Lombardia: un viaggio multisensoriale tra arte e cultura

Durante gli ultimi anni, il panorama culturale italiano ha subito una metamorfosi incredibile, evidenziata dal recente report dell’Istat che ha rivelato le straordinarie statistiche riguardanti musei, monumenti, aree archeologiche e biblioteche. Con ben dodicimila strutture in tutto il paese, il settore si è mostrato come un vero e proprio tesoro per gli amanti della cultura. Tuttavia, c’è un aspetto che spesso viene trascurato: la piena accessibilità per tutti, in particolare per coloro che vivono con disabilità. Sono solo pochi, infatti, i luoghi che hanno adottato iniziative per rendere l’esperienza culturale veramente inclusiva per tutti.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha preso avvio puntando su un obiettivo fondamentale: il Turismo e la Cultura 4.0. Con un fondo di ben 300 milioni di euro, il governo ha deciso di investire nella rimozione delle barriere fisiche e cognitive nei musei, nelle biblioteche e negli archivi. Questa operazione mira a garantire a tutti la possibilità di accedere alla cultura senza ostacoli, e dovrebbe essere completata entro il 2026. Tuttavia, è importante interrogarci: cosa succede nel frattempo?

Incoraggianti segnali di cambiamento si fanno già sentire. In Lombardia, ad esempio, è stato attivato un progetto innovativo volto a rendere i luoghi della cultura più accoglienti per tutti, specialmente per le persone con disabilità. L’approccio adottato è davvero innovativo: non si tratta solamente di eliminare gli ostacoli fisici, ma anche di pensare a iniziative specifiche per migliorare l’accessibilità sensoriale ed emotiva.

Musei polisensoriali: un progetto inclusivo

Sotto il nome di Musei Polisensoriali, il progetto è stato promosso dalla Direzione regionale Musei nazionali Lombardia, coinvolgendo tredici straordinarie strutture culturali della regione. Grazie ai fondi PNRR-Next Generation EU, questi luoghi si preparano ad accogliere i visitatori con disabilità sensoriali in un modo finora inedito. Le esperienze sono state pensate in modo sartoriale, adattandosi alle necessità specifiche delle diverse sedi.

Sussidi straordinari sono ora a disposizione, frutto di collaborazioni con organizzazioni e associazioni esperte nel campo delle disabilità. Per esempio, sono state coinvolte realtà come la Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano e l’Associazione Nazionale Subvedenti ANS di Milano. Questi gruppi non solo hanno contribuito alla progettazione degli ausili, ma hanno anche formato il personale dei musei per garantire una formazione adeguata.

Esperienze uniche per ogni tipo di disabilità

Ma cosa possono realmente aspettarsi i visitatori di questi musei? Per le persone con disabilità visiva, sono stati creati cimeli a rilievo, pannelli tattili e mappe di orientamento in stampa 3D. Ad esempio, per il Castello di Sirmione è stata realizzata una particolare texture che riproduce la sensazione di essere circondati dalle acque del lago di Garda. Mentre per gli individui con problemi uditivi, è disponibile una gamma di risorse audio-video in LIS, la Lingua dei Segni Italiana, con sottotitoli e narrazioni in italiano, inglese e ISL . Questi elementi stimolano l’immaginazione e arricchiscono l’esperienza.

Inoltre, per chi affronta disabilità cognitive, è stata realizzata una guida “Museo per tutti“, disponibile in versioni semplici e comprensibili. Queste aiutano a navigare nei musei con maggiore facilità, utilizzando un linguaggio chiaro ed elementi visivi significativi.

I musei coinvolti spaziano da luoghi storici come il Castello Scaligero di Sirmione a Palazzo Besta di Teglio, fino a veri e propri gioielli come la Certosa di Pavia e il Museo del Cenacolo vinciano. Qui, i percorsi disponibili sono diversificati e includono esperienze visive, uditive e cognitive. Ne consegue che l’inclusività diventa parte integrante del viaggio culturale, invitando non solo le persone con disabilità, ma tutti i visitatori a godere di esperienze sensoriali uniche.

In merito, il Monumentale complesso della Certosa di Pavia e il Museo del Cenacolo vinciano si segnalano per la loro completezza, poiché offrono esperienze multiple, da quelle visive a quelle uditive e cognitive. Nei prossimi mesi, ci saranno anche visite pensate per chi non ha disabilità, creando così un ponte tra diverse realtà e arricchendo la cultura collettiva.

La cultura sta cambiando e le opportunità per tutti si stanno espandendo. Questi sforzi sono il segno di un impegno verso un accesso universale alla bellezza e alla storia, un vero e proprio valore aggiunto per la società.

Marco Maggioni

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