The Crazy Hyper-Dungeon Chronicles, un titolo fresco e accattivante del noto studio torinese Fix-a-Bug, ha conquistato l’edizione 2024 del Red Bull Indie Forge. Questa iniziativa mira a valorizzare gli sviluppatori indipendenti di videogiochi in Italia, regalando visibilità a progetti promettenti e innovativi. Con una giuria composta da esperti del settore a votare i migliori giochi, quest’anno la competizione è stata intensa e ricca di sorprese, tra cui il riconoscimento del pubblico andato a Dino Path Trail di Void Pointer. Scopriamo di più su questa affascinante opera e su cosa la rende così speciale.
The Crazy Hyper-Dungeon Chronicles è un omaggio ai classici giochi dungeon-crawling che tanto amiamo, ma con una freschezza che non passa inosservata. La grafica pixel art è il cuore e l’anima di questo progetto, riportando alla mente i bei tempi passati dei videogiochi, ma con un twist moderno. Le citazioni pop, disperse tra i livelli e gli enigmi, rendono il gioco un’incredibile esperienza per chi ha un occhio attento ai dettagli. Paolo Nicoletti, il programmatore di Fix-a-Bug, ha commentato che il loro obiettivo era combinare gameplay semplice ma divertente con una narrativa fluida in cui le scelte del giocatore possono davvero fare la differenza.
La meccanica di gioco si basa sull’esplorazione di mappe generate proceduralmente, in cui i giocatori dovranno fronteggiare enigmi intricatissimi e combattimenti sempre più avvincenti. La scelta di utilizzare grafica in pixel art non è solamente una questione di costi, ma è frutto di una passione profonda verso un tipo di estetica che ha segnato un’intera generazione. Nonostante le varie complessità richieste per animare per bene, questo stile risulta decisamente più gestibile per uno studio indipendente come Fix-a-Bug.
La vittoria al Red Bull Indie Forge non significa solo sentirsi abbracciati da una soddisfazione incredibile, ma chiaramente porta con sé anche opportunità concrete per il team. Grazie al supporto di Red Bull nella promozione del loro videogioco, il team ha a disposizione un computer Desktop Predator Orion 5000, oltre a due settimane di lavoro con il Team Red di BigRock e consulenze nel campus di Milano di NABA. Tutto ciò potrebbe davvero cambiare il destino di Fix-a-Bug e del loro progetto, permettendo di fare qualcosa di grande nel panorama videoludico attuale.
Dall’altra parte, Void Pointer ha ricevuto un premio di pubblico che include un Predator Orion 3000 e altre opportunità, tra cui un corso presso la Digital Bros Game Academy. Attuare una buona visibilità per loro ha rappresentato uno step significativo, essenziale per il futuro di team di sviluppo indie, di solito poco notati.
Paolo Nicoletti ha condiviso le difficoltà di trovare investitori in Italia, dove è raro vedere un finanziamento per progetti d’esordio. I limiti economici non hanno però fermato la passione e la determinazione del team, che ha partecipato anche al Tokyo Games Show e ad eventi dal vivo, tutti risultati che sembrano aprire nuove porte per loro.
Entrando nel cuore del gioco, The Crazy Hyper-Dungeon Chronicles presenta meccaniche forti ispirate a giochi come Dungeons & Dragons. Ogni classe di personaggio è pensata per offrire varietà e sfide, e le mappe cambiano continuamente, mantenendo viva l’attenzione del giocatore. Gli enigmi, le trappole e i combattimenti diventano sempre più impegnativi, alimentando una sensazione di progressione e soddisfazione.
Le ispirazioni di Nicoletti risiedono non solo nei giochi classici, come Dungeon Master, ma anche in titoli come Undertale, in cui la storia affonda le radici in emozioni più profonde. La missione del team è creare un gioco che non solo faccia divertire, ma che possa anche toccare le corde giuste, facendo leva su ciò che ha ispirato i membri del gruppo. È chiaro che in ogni pixel e in ogni battuta del gioco ci sono i ricordi di esperienze passate, il tutto unito da un desiderio di regalare un’esperienza a chi gioca.
Il gioco è atteso con grandi aspettative, e sebbene ci siano ancora delle fasi da completare, gli sviluppatori sono fiduciosi di poter lanciare The Crazy Hyper-Dungeon su Steam entro maggio o giugno. Il viaggio, per quanto complesso, oltre a essere carico di difficoltà, è anche pieno di promesse e opportunità.
Dunque, il traguardo conquistato dai ragazzi di Fix-a-Bug rappresenta non solo un premio, ma anche una dimostrazione del valore della loro opera. Lavorando duramente per quasi tre anni, sono pronti a chiudere lo sviluppo e iniziare la fase finale di testing. La visibilità guadagnata tramite il Red Bull Indie Forge è vista come un trampolino di lancio verso nuove possibilità. È un’opportunità incredibile per entrare in contatto con potenziali publisher e trasformare le loro aspirazioni in realtà.
Purtroppo, la Red Bull Indie Forge prende una pausa per rifocalizzarsi e migliorare le modalità di supporto all’industria, ma le esperienze recenti pregustano un futuro luminoso per gli sviluppatori italiani. La comunità del gaming indipendente si arricchisce così di storie come quella di The Crazy Hyper-Dungeon Chronicles, e chissà quali altre sorprese potranno emergere dal mercato videoludico nazionale nel prossimo futuro!
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