Secondo le ultime stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono circa 1,5 miliardi le persone nel mondo a presentare una forma di perdita dell’udito. Tuttavia, nonostante questo dato impressionante, molti individui non ricevono le cure adeguate. In Italia, per esempio, circa il 12,5% della popolazione ha a che fare con problemi uditivi, ma solo il 4,4% di queste persone utilizza un apparecchio acustico, come riportato da Confindustria Dispositivi Medici nel 2022. Questo fenomeno è spesso dovuto alla mancanza di una corretta diagnosi: molte persone si rivolgono allo specialista solo quando la perdita dell’udito è già evidente, e anche a quel punto è necessario affrontare analisi e indagini che potrebbero non essere alla portata di tutti.
Un’innovazione significativa arriva dall’aggiornamento di iOS 18.2 di Apple, che introduce un test audiometrico disponibile su iPhone e iPad. Questo strumento rappresenta un passo avanti, mostrando come la tecnologia possa effettivamente rendere più accessibili gli strumenti diagnostici e promuovere la prevenzione della perdita auditiva. Infatti, le funzioni progettate inizialmente per migliorare l’esperienza di ascolto, come la cancellazione del rumore e l’equalizzazione, ora possono essere messe a servizio della salute. Non si tratta solo di migliorare il funzionamento dell’organo dell’udito, ma anche di ripristinare una comunicazione efficace con le persone e di aumentare la sicurezza nei propri spostamenti. È interessante notare come, secondo la ricerca di Confindustria, il 97% delle persone che indossano apparecchi acustici riporta un notevole miglioramento della qualità della vita e l’83% si sente più sicuro quando si trova in mezzo alla gente.
Tuttavia, il test audiometrico da solo non è sufficiente. Se viene rilevata una perdita dell’udito, è fondamentale intervenire per correggerla. La nuova funzione di Apple, denominata Hearing Aid, si propone di compensare automaticamente la curva uditiva degli utenti. In modo simile a quanto fa un apparecchio acustico, questa funzione ottimizza la sensibilità attraverso diverse frequenze. Negli Stati Uniti, per esempio, gli AirPods sono già considerati dispositivi medici, avendo ricevuto il via libera dalla Food and Drug Administration per persone con sordità lieve o moderata. Questa approvazione è molto importante, poiché permette a un numero significativamente maggiore di americani di accedere a soluzioni uditive senza bisogno di prescrizione. Il costo rimane comunque più accessibile rispetto agli apparecchi acustici tradizionali. Tuttavia, in Italia, tale funzione non è ancora disponibile. La ragione ci sono diverse valide, incluse le procedure di validazione legali e standardine. Anche se, gli utenti possono comunque sfruttare una funzionalità chiamata “Ausilio multimediale,” utile ma limitata ai contenuti multimediali e alle comunicazioni digitali, non comprendendo conversazioni faccia a faccia.
Come testare l’udito con Apple
Per avviare un test audiometrico, è necessario avere un iPhone o un iPad aggiornato a iOS 18.2 e possedere un paio di AirPods Pro 2. La custodia deve essere dotata di connessione Lightning o Usb-C e deve avere il firmware aggiornato almeno alla versione 7B19. Verificare la versione attuale delle cuffie è abbastanza semplice: basta collegarle all’iPhone e controllare le impostazioni. Se l’aggiornamento non risulta quello più recente, è sufficiente mettere gli AirPods in carica accanto all’iPhone connesso alla rete Wi-Fi. L’aggiornamento avviene in automatico e richiede solo pochi minuti.
Una volta soddisfatti questi requisiti, è possibile iniziare il test. Ogni fase è chiaramente indicata nelle impostazioni e nell’app Salute, specificamente nella sezione Udito. È fondamentale garantire un ambiente relativamente silenzioso per la corretta esecuzione del test. Infatti, il sistema monitora continuamente il contesto e non inizia se il rumore supera un certo livello. Se il test è già in corso e viene rilevato troppo rumore, l’analisi verrà sospesa per riprendere successivamente, fattore importante per assicurare risultati attendibili.
Il test inizia testando l’orecchio sinistro e, successivamente, quello destro. La durata del test è di circa 5 minuti, a meno che non ci siano interruzioni. Durante il test, verranno emessi suoni a varie frequenze e intensità, permettendo di rilevare eventuali anomalie. Un audiogramma verrà generato come risultato, rappresentando visivamente la salute del sistema uditivo dell’utente. Il grafico mostrerà sull’asse delle ascisse le frequenze e su quello delle ordinate l’intensità, delineando chiaramente eventuali problematiche distintive tra i due orecchi. In più, l’app fornisce una chiara diagnosi dello stato uditivo da “perdita dell’udito lieve” a “perdita dell’udito profonda.” Inoltre, i risultati si possono condividere con professionisti sanitari in formato PDF, facilitando pratiche di monitoraggio a lungo termine.
Un valido strumento, ma non un sostituto del medico
La tecnologia che Apple implementa in questo strumento diagnostico è basata su un algoritmo, che si occupa di calcolare l’audiogramma e di gestire la cancellazione dei rumori esterni. Nonostante tutto ciò avvenga fisicamente sull’app, si aprono nuove prospettive per l’utilizzo delle cuffie Apple; non sono solo utilizzabili per ascoltare musica ma anche come strumenti diagnostici. È però fondamentale comprendere un concetto importante: sebbene il test fornito dall’app sia scientificamente validato e le raccomandazioni siano sensate, Apple sottolinea che in presenza di situazioni di grave perdita uditiva o problematiche auditive più complesse, è fondamentale rivolgersi a un audiologo o un professionista della salute uditiva. Quindi, il primo passo è stato compiuto; è importante rendersi conto che anche la salute dell’udito merita attenzione e cura.