Ascolta il misterioso tuono alieno catturato su Venere nel 1982

L’esplorazione di Venere da parte dell’Unione Sovietica negli anni ’70 e ’80 ha aperto una nuova era nella comprensione di questo pianeta affascinante, rivelando un mondo completamente diverso da come era stato ipotizzato. Grazie a un programma ambizioso che ha portato in orbita e a terra numerose sonde, gli scienziati hanno potuto raccogliere dati senza precedenti. Scopriremo insieme le principali missioni e i risultati sorprendenti di queste esplorazioni.

Il programma di esplorazione di Venere da parte dell’Unione Sovietica ha preso il via con una serie di missioni denominate “Venera“. All’inizio, il pianeta veniva visto come un possibile Eden tropicale, senza tenere conto delle condizioni estreme che avrebbero poi stupito gli scienziati. La sonda Venera 3, lanciata nel 1965, fu la pioniera che raggiunse il suolo di Venere. Sebbene il suo atterraggio avvenne in modo drammatico, schiantandosi sulla superficie, segnò un importante passo avanti nel programma.

A seguire, Venera 4 è stata fondamentale anch’essa, poiché per la prima volta ha misurato e mandato indietro dati cruciali sulla temperatura, la densità e la pressione atmosferica. Queste informazioni hanno scosso le precedenti convinzioni sul “clima tropicale” del pianeta, svelando così una realtà ben più infernale. Infatti, l’atmosfera di Venere era costituita per il 95% da anidride carbonica, con una pressione superficiale che si attestava tra le 75 e le 100 atmosfere. Questo ha innescato una serie di studi e ricerche che avrebbero continuato a gettare luce su questo misterioso pianeta, rivelando un ambiente davvero inospitale.

l’impatto della Venera 7: la prima vera conquista

Un passo significativo è stato rappresentato dall’arrivo della Venera 7 il 15 dicembre 1972. Questa sonda, nonostante le difficoltà affrontate da quelle precedenti, riuscì finalmente nell’impresa di atterrare realmente sulla superficie di Venere. Il successo, però, ebbe un prezzo: Venera 7 poté trasmettere dati per soli 23 minuti, schiacciata dalla pressione del pianeta. I dati che inviò, comunque, furono straordinari: registrò temperature che oscillavano tra i 455 °C e i 475 °C, fornendo così informazioni vitali sulla reale condizione del suolo venereo.

L’interesse scientifico continuò a crescere, e la sonda Venera 8 seguì a ruota portando ulteriori scoperte. Con il passare degli anni, le missioni di Venera avrebbero visto risultati sempre più sorprendenti. Venera 9, atterrata nel 1975, non solo restituì immagini inedite della superficie ma anche dati preziosi sulla composizione atmosferica e sulla struttura geologica del pianeta. La sonda Venera 10, lanciata pochi giorni dopo, confermò l’analisi dei livelli di pressione che rimanevano nella media di 88 atmosfere, mentre la temperatura media si attestava intorno ai 485 °C.

la sorprendente Venera 13 e le sue scoperte

Un’altra pietra miliare nel programma di esplorazione di Venere è stata la Venera 13, che ha raggiunto il pianeta il 1º marzo 1982. Questa sonda è stata davvero unica, poiché ha inviato le prime immagini a colori della superficie del pianeta, fornendo una visione mozzafiato e completamente nuova del paesaggio venereano. Uno degli aspetti più affascinanti della missione è stato il suo utilizzo di uno spettrometro per prelevare campioni di suolo, rivelando la presenza di basalti leuciti, un tipo di roccia vulcanica.

La Venera 13 è riuscita a operare per 127 minutini, un tempo notevole considerando le avverse condizioni ambientali. La temperatura e la pressione registrata dalla sonda durante la sua operazione erano di circa 457 °C e 84 atmosfere. Ma l’aspetto che l’ha resa davvero indimenticabile è stato un evento unico: la registrazione di un suono di tuono. Questo fenomeno ha suscitato grande curiosità e interesse negli scienziati, poiché rappresentava una delle rarissime volte in cui l’uomo ha potuto “ascoltare” un suono proveniente da un altro mondo.

L’esplorazione sovietica di Venere, quindi, non ha solo ampliato le nostre conoscenze sul pianeta ma ha anche sollevato ulteriori interrogativi sul suo passato e sull’evoluzione dell’atmosfera. Ogni nuova sonda e ogni dato raccolto hanno contribuito a espandere la nostra comprensione di questo corpo celeste così complesso ed estremamente affascinante. Anche se Venere possa sembrare un luogo inospitale, le missioni Venera hanno dimostrato che sotto la sua fitta coltre di nuvole si nasconde un mondo inesplorato e ricco di sorprese.