Per invecchiare al meglio, dormire almeno 7 ore è fondamentale

Uno studio cinese su oltre 3.000 persone evidenzia l’importanza del sonno regolare per un invecchiamento sano, rivelando che chi dorme bene ha maggiori probabilità di mantenere una buona qualità della vita.

Il sonno è spesso sottovalutato, eppure, secondo uno studio recente condotto in Cina, dormire bene, in particolare un buon numero di ore a notte, è cruciale per invecchiare bene e mantenere una qualità della vita elevata. La ricerca, guidata da Hongying Shi dell’Università di Wenzhou, ha esaminato oltre 3.000 persone, fornendo dati significativi relativi a come le abitudini di sonno possano influenzare l’invecchiamento. Scopriamo insieme i dettagli di questo affascinante lavoro scientifico.

Parlare dell’importanza del sonno non è certo una novità. Già da anni diversi studi dimostrano quanto sia fondamentale il riposo per il nostro benessere. Effetti positivi sul cervello, sull’umore e persino durante la gravidanza sono solo alcuni esempi. Tuttavia, la ricerca della squadra cinese va oltre; si concentra infatti su un aspetto particolare dell’invecchiamento: come non incorrere in malattie gravi o limitazioni fisiche mentre si mantiene una mente attiva.

La condizione di “invecchiare con successo” identificata dai ricercatori implica, in sostanza, una vita vissuta senza handicap significativi o patologie croniche. Questo concetto si traduce in un modo di vivere attivo e impegnato, dove il sonno funge da base fondamentale. Non si tratta solo di dormire un certo numero di ore, ma di farlo in maniera costante e regolare, monitorando l’andamento del proprio riposo nel tempo.

Dettagli dello studio condotto a Wenzhou

La ricerca ha coinvolto 3.306 partecipanti di almeno 45 anni, dei quali si è tenuto conto delle abitudini di sonno monitorate in tre diversi momenti . Utilizzando i dati raccolti, ogni volontario è stato esaminato attraverso un check-up medico generale cinque anni dopo, analizzando quale fosse la loro condizione di salute in quel momento.

I partecipanti sono stati categorizzati in base alle loro abitudini di sonno: chi dormiva regolarmente tra le 8-9 ore, chi tra 7-8, chi passava da più di 8 a meno di 6 nella propria media, chi aumentava da meno di 6 a oltre 8 e chi, infine, si trovava nella fascia delle 5-6 ore. Sono emersi risultati notevoli in questo studio, segnalando chiaramente l’importanza di un sonno regolare e sufficiente nel lungo periodo.

Risultati e conclusioni della ricerca

Dopo l’analisi, si è scoperto che solo il 13,8% dei partecipanti è riuscito a soddisfare tutti i requisiti per un invecchiamento di successo. Di questi, una cifra interessante è emersa: ben 307 individui, ovvero circa due terzi, dormivano costantemente più di sette ore a notte. Al contrario, i soggetti con minori successi nell’invecchiare bene sono risultati quelli che dormivano poco, con un numero molto ridotto di partecipanti di questa categoria che ha raggiunto il traguardo dell’invecchiamento di successo.

I dati, come emerge dalla ricerca, dimostrano quanto sia cruciale il sonno nel mantenere una buona salute nel processo d’invecchiamento, suggerendo anche che un sonno ridotto non è semplicemente una conseguenza dell’età, ma un fattore che può ostacolare un invecchiamento sereno e sano. Pertanto, è importante prestare attenzione alle proprie abitudini di sonno, affinché possano favorire un invecchiamento che sia il più soddisfacente possibile.