Abbiamo sparato un laser sulla Luna: scopri cosa è successo!

La NASA intensifica i test per le missioni Artemis, utilizzando il Lunar Reconnaissance Orbiter per misurazioni precise sulla Luna, fondamentali per garantire la sicurezza degli astronauti nelle future esplorazioni.

La NASA è in fermento per le imminenti missioni Artemis, mirate a portare gli esseri umani nuovamente sulla Luna. In questo contesto, il lavoro della NASA non si limita solo alla programmazione e al lancio delle missioni, ma include test approfonditi degli strumenti che garantiranno la sicurezza e l’affidabilità durante il soggiorno degli astronauti sul satellite naturale. Attraverso una serie di test e sperimentazioni, la NASA sta cercando di assicurare che la futura esplorazione lunare sia un successo.

Recentemente, la NASA ha portato a termine un test importante utilizzando il Lunar Reconnaissance Orbiter , che è attualmente in orbita intorno alla Luna. Questo strumento ha un compito fondamentale: ha puntato un altimetro laser verso un dispositivo specifico sul lander Vikram, un progetto della Indian Space Research Organization . L’ubicazione scelta per il test è stata quella del cratere Manzinus, situato nella regione del Polo Sud lunare, una zona di crescente interesse per le future missioni spaziali.

Il test si è svolto il 12 dicembre 2023, momento in cui l’LRO ha emesso una serie di cinque impulsi laser e ha atteso il segnale riflesso dal retroriflettore posizionato a bordo del Vikram. Le informazioni ricavate da questo esperimento sono preziosissime. La misura del tempo di ritorno del laser permette infatti di calcolare con estrema precisione la distanza e la posizione degli oggetti sulla Luna. Questo metodo è già stato utilizzato in passato: durante le missioni Apollo, i retroriflettori hanno fatto la loro parte nel fornire dati sulla distanza della Luna dalla Terra. Il Laser Retroreflector Array, presente sul lander Vikram, è una piccola struttura circolare di alluminio di circa 5 centimetri di diametro, capace di funzionare senza il bisogno di alcuna fonte di alimentazione. Semplicemente, aspetta il rimbalzo dei laser su uno degli otto prismi in quarzo per restituire il segnale.

L’importanza degli altimetri per Artemis

L’LRO gioca un ruolo cruciale anche nella creazione di mappe topografiche lunari. Gli altimetri, come quello a bordo dell’LRO, sono ottimi per identificare crateri, rocce e massi e per tracciare elevate mappe della Luna. Tuttavia, non è facile puntare con precisione a un retroriflettore. Il test ha richiesto infatti ben otto tentativi prima di ottenere la corretta misurazione con Vikram. Attualmente, il laser dell’altimetro di LRO è l’unico strumento di questo tipo in orbita lunare. Per ottenere misurazioni coerenti e precise da altri retroriflettori, sarà necessario portare in orbita ulteriori strumentazioni laser.

Queste letture affidabili saranno essenziali per le future missioni Artemis, nelle quali gli astronauti potrebbero trovarsi ad atterrare in condizioni di oscurità quasi totale. Inoltre, i sistemi laser potrebbero fornire dati essenziali per contrassegnare le posizioni delle navette spaziali già atterrate. In effetti, una tecnologia simile è attualmente utilizzata per assistere nella consegna automatica di cargo alla Stazione Spaziale Internazionale.

L’arrivo di nuovi retroriflettori

La sperimentazione non si ferma qui. Già altri retroriflettori si stanno preparando per raggiungere la Luna. Il lander SLIM della JAXA, ad esempio, ha incluso un retroriflettore durante l’atterraggio della scorsa settimana. Un altro è in programma per essere lanciato da una compagnia privata e sarà pronto a febbraio. Questi sviluppi ampliano le possibilità per l’esplorazione lunare, fornendo ulteriori strumenti per navigare in un ambiente così ostile e complesso come quello lunare.

In sintesi, la NASA prosegue con determinazione nella preparazione delle missioni Artemis, testando strumenti e tecnologie che garantiranno la sicurezza degli astronauti, mentre si aprono nuove opportunità per la * ricerca scientifica*, contribuendo a un futuro sempre più luminoso nella conquista dello spazio.