Da Minerva 7B: l’innovativa alternativa italiana a ChatGpt

Minerva 7B: l’intelligenza artificiale tutta italiana

Minerva 7B è un progetto innovativo di Intelligenza Artificiale che si distingue nel panorama tecnologico italiano, emergendo come risposta alle crescenti esigenze di comunicazione automatica. Questo modello, interamente costruito da zero e programmato per utilizzare la lingua italiana, è in grado di produrre testi e dialogare come ChatGPT, ma rappresenta un significativo avanzamento proprio per la localizzazione e il contesto culturale in cui è stato creato. Sviluppata dal gruppo di ricerca Sapienza Nlp sotto la guida di Roberto Navigli, questa iniziativa è parte della strategia nazionale sull’IA e ha beneficiato dei fondi Pnrr. Inoltre, la collaborazione con Cineca ha reso possibile l’utilizzo del potente supercomputer Leonardo, rafforzando ulteriormente la sua potenza elaborativa.

Il momento della presentazione di Minerva 7B ha rappresentato una svolta per il campo dell’Intelligenza Artificiale in Italia. Roberto Navigli, durante l’evento, ha sottolineato l’importanza di questo nuovo modello, definendolo il primo esempio pre-addestrato in lingua italiana sullo stile di ChatGPT, con ben 7 miliardi di parametri a lavorare a supporto del sistema. La famiglia di modelli linguistici a cui appartiene Minerva 7B, come Llama3 o Gemini, mostra un’apertura unica, consentendo agli sviluppatori e ai ricercatori di analizzare il codice sorgente per studiarlo e, eventualmente, migliorarlo. Questo approccio, che si discosta dalla tradizionale segretezza del software, promette di stimolare l’innovazione e la collaborazione tra le diverse realtà accademiche e industriali in Italia.

La sicurezza e l’affidabilità del modello

Navigli ha anche messo in evidenza il lavoro certosino svolto sulla sicurezza di Minerva 7B. Infatti, la “safety” del modello è una priorità, con un focus sulla capacità di evitare o gestire domande che potrebbero rispondere a contenuti indesiderati o potenzialmente dannosi. Questo aspetto è cruciale, vista la crescente preoccupazione riguardo all’utilizzo di modelli di Intelligenza Artificiale responsabili. È stato implementato un processo di “instruction tuning”, mirato a migliorare le capacità conversazionali del modello, per garantire conversazioni più fluide e pertinenti, evitando il più possibile eventuali ‘allucinazioni’ o la generazione di contenuti discriminatori o inappropriati.

Un passo verso il futuro dell’IA in Italia

Minerva 7B, con le sue dimensioni relativamente contenute rispetto ad altri modelli di grande fama, non ha come obiettivo quello di competere con i giganti dell’Intelligenza Artificiale. Tuttavia, in un contesto mondiale dove diversi paesi stanno sviluppando le proprie soluzioni di IA, l’impatto di Minerva potrebbe rivelarsi fondamentale. Giuseppe Di Pietro, presidente di Fair, ha espresso fiducia nelle potenzialità di questo modello come punto di riferimento per l’Italia, sottolineando la possibilità che diventi la base per lo sviluppo di un ecosistema di IA nazionale. L’ambizione è chiara: rendere Minerva il modello di riferimento per le necessità della Pubblica Amministrazione, garantendo efficienza e libertà di accesso.

Minerva 7B non è solo un progetto; è una scommessa sull’innovazione italiana che guarda al futuro, ponendosi come obiettivo ambizioso quello di influenzare positivamente non solo il panorama tecnologico ma anche quello sociale ed economico. Con l’apporto di fondi e la sinergia di talenti locali, questa iniziativa ha il potenziale di configurarsi come un classico esempio di come l’Intelligenza Artificiale possa essere non solo una risorsa, ma anche un valore aggiunto per il nostro paese.