Negli ultimi tempi, si parla sempre più delle performance dei dispositivi Apple, in particolare dell’M4 Max, che ha fatto molto scalpore per le sue potenzialità. Ma come si comporta realmente quando si tratta di videogiochi, specialmente il tanto atteso STALKER 2? Un recente video ha acceso i riflettori su questo argomento, mostrando come le aspettative possano a volte scontrarsi con la realtà. Andiamo a scoprire di più.
Apple ha sempre rappresentato un punto di riferimento nel settore tecnologico, e il suo nuovo chip M4 Max promette prestazioni davvero elevate. Se n’è parlato molto, e in effetti i risultati finora riportati sono stati impressionanti. Tuttavia, quando si prova a far girare giochi come STALKER 2, le cose non sembrano andare come previsto.
Il video dello youtuber Denis Gladkikh ha svelato che, nonostante il chip avesse caratteristiche tecniche di prim’ordine, il gioco non riesce a girare in modo fluido a causa dell’emulazione. Usando CrossOver ed i file GPT2, Gladkikh ha dimostrato come l’emulazione sia necessaria per far funzionare il titolo, ma in questo si perde inevitabilmente in termini di prestazioni.
Inoltre, la questione legata ai tempi di caricamento è interessante: Gladkikh ha notato un tempo di compilazione degli shader che oscilla tra i 5 e i 10 minuti, un dato che di per sé sembra piuttosto rapido. Tuttavia, ciò non è sufficiente a mascherare i problemi di framerate che affrontano gli utenti. Infatti, anche con le impostazioni su “Medie” e una risoluzione di 1600×900 pixel, il gioco non riesce a superare i 40 fps, oscillando tra i 30 e i 40 fps a 1080p nativi. Un risultato che pone interrogativi sulle vere capacità del chip in scenari di gioco complessi.
La questione dell’emulazione è centrale in questo contesto. Da un lato, i vantaggi di emulare giochi su hardware come quello di Apple possono sembrare intriganti, ma dall’altro si deve fare i conti con una serie di compromessi. In particolare, la perdita di fluidità e le limitazioni tecniche sono elementi che non possono essere trascurati.
Quando gli utenti decidono di emulare un gioco, è come cercare di adattare un vestito che non è stato cucito su misura per il corpo di una persona; può sembrare che vada bene, ma ci saranno sempre dei problemi di taglio. Quindi, mentre gli sviluppatori di Apple continuano a lavorare sul miglioramento delle prestazioni del loro hardware, il supporto per i giochi nativi rimane un terreno in cui ci sono molte sfide.
E sebbene il video di Gladkikh mostrasse una certa padronanza nell’uso dei software di emulazione, i risultati parlano chiaro: l’utente finale si aspetta prestazioni elevate, soprattutto da un laptop che ha un prezzo di partenza di 3199 dollari. Con questo margine di investimento, è normale chiedersi se si stia effettivamente ottenendo il massimo valore in termini di prestazioni videoludiche. Con ciò in mente, tantissimi appassionati di gaming e utenti Apple sono curiosi di vedere come si evolverà questa tecnologia.
Per gli appassionati di videogiochi, la situazione è piuttosto chiara. Se da una parte ci si aspetta che i nuovi chipset offrano prestazioni superiori, dall’altra ci si rende conto che i risultati reali sono talvolta deludenti. È un discorso che tocca nel profondo gli amanti dei videogiochi e coloro che, con passione, seguono le ultime novità tecnologiche.
In particolare, la questione si presenta anche sotto un’ottica di branding e marketing: un prodotto venduto come top di gamma dovrebbe necessariamente sostenere le proprie promesse, e per il M4 Max ci sono ancora molte domande. Alcuni utenti potrebbero anche cominciare a chiedersi se sia il caso di aspettare aggiornamenti futuri o, forse, riconsiderare le loro scelte in fatto di hardware.
Ci sono però segnali positivi. Man mano che la tecnologia evolve e si sviluppa ulteriormente, veri e propri upgrade potrebbero migliorare la situazione nel corso del tempo, riducendo le limitazioni relativi all’emulazione. Quindi, a lungo termine, restano alte le aspettative e, nel frattempo, la curiosità continua a serpeggiare sui social e nei forum dedicati.
La questione rimane aperta su come Apple affronterà questa sfida e se, in futuro, vedremo titoli complessi come STALKER 2 girare in modo nativo sul nuovo chipset M4 Max.
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