Negli ultimi due anni, l’introduzione del piano con pubblicità di Netflix in Italia ha suscitato un acceso dibattito, contrapponendo reazioni positive e negative. Mentre i commenti sui social riflettono spesso l’emozione del momento, i risultati di mercato raccontano una storia diversa e decisamente positiva. I dati recenti provenienti da Netflix e Disney+ offrono un quadro chiaro su come questo modello di business si stia affermando, evidenziando cambiamenti e tendenze nel settore dello streaming.
Se sei un assiduo frequentatore delle reti sociali, avrai sicuramente notato un vortice di reazioni all’introduzione dei piani con pubblicità, facendo eco a voci che predicavano il loro fallimento. Sin dai primi giorni, c’è chi ha criticato aspramente l’efficacia delle ricerche di mercato di Netflix, mentre altri, con un certo dramma, annunciavano disdette imminenti. Le parole, è vero, pesano, ma si deve sempre tenere d’occhio la realtà che, nel caso di Netflix, si è rivelata essere ben diversa.
Nel novembre 2024, Netflix ha svelato cifre impressionanti: ben 70 milioni di abbonati a livello globale hanno scelto il piano con pubblicità. Questo accrescimento, che ha visto un balzo da 22 milioni a gennaio a 40 milioni a maggio, è un segnale forte e chiaro. Insomma, una migliore proposta che ha attratto più della metà dei nuovi iscritti. Le scelte strategiche della compagnia, come fare a meno della condivisione delle password, hanno di certo influito, ma la sostanza è che i piani con pubblicità stanno facendo breccia tra gli utenti. E non è finita qui: Netflix si appresta a lanciare anche una tecnologia pubblicitaria di proprietà, superando l’attuale collaborazione con Microsoft.
Le resistenze a questo modello non si fanno attendere. Alcuni potrebbero dire che ciò che vale per Netflix non è necessarily replicabile per altre piattaforme. Disney+, ad esempio, ha già lavorato per rendere più accattivante la propria offerta pubblicitaria, e alla fine del 2023 ha implementato notevoli aggiornamenti. Ora offre risoluzione 1080p, possibilità di streaming simultaneo su due dispositivi e download per la visione offline – un tentativo di avvicinarsi ai piaceri dei suoi utenti.
disney+ e la crescita dei piani pubblicitari
Anche Disney+ non è stata a guardare, e ha testimoniato una realtà simile. I dati di novembre 2024 rivelano che circa il 60% dei nuovi iscritti ha scelto il piano supportato dalla pubblicità, sottolineando un trend parallelo a quello di Netflix. Negli Stati Uniti, il 37% degli utenti ha optato per questo tipo di abbonamento, un’indicazione chiara di come questo modello stia diventando essenziale per la strategia economica della casa di topolino, il che non è sorprendente, visto il balzo straordinario nei profitti generati dai servizi di streaming. Sole 47 milioni di dollari durante il Q3, ma un clamoroso ritocco a 321 milioni nel Q4.
Bob Iger, CEO di Disney, ha suggerito che l’aumento dei ricavi non è semplicemente il risultato di un incremento dei prezzi, ma piuttosto un tentativo di orientare più utenti verso un segmento che abbraccia la pubblicità. Questo dimostra che, mentre altri dibattono sulla genuinità dell’esperienza di visione, il piano con pubblicità sta emergendo come una vera e propria fonte di guadagno per le aziende di streaming.
L’idea che la pubblicità possa rappresentare una via insostituibile per la monetizzazione dei servizi è sempre più diffusa. Molti osservatori affermano che le tendenze attuali nel mercato potrebbero premiare eccessivamente questo approccio, spingendo le compagnie a rifocalizzare i propri sforzi su modelli simili. Un tempo, Netflix era l’unico punto fermo nel panorama dello streaming per quanto riguarda i profitti, ma ora anche Paramount+ si unisce al coro, mostrando segnali positivi da due trimestri consecutivi.
un futuro ricco di opportunità per lo streaming
Passando in rassegna queste statistiche, si ha la sensazione che le risposte sul web non riescano a catturare la realtà, tanto che il successo dei piani pubblicitari ha rigettato completamente le impressioni iniziali. Dopo due anni dall’introduzione in Italia, il piano pubblicitario di Netflix non solo ha dimostrato il suo valore, ma potrebbe benissimo rappresentare una direzione strategica fiorente. L’idea che le aziende che operano nel settore dello streaming possano prosperare attraverso questo modello è più di una semplice teoria, è una realtà sempre più evidente.
Mentre ci si interroga su quanto questo cambiamento possa influenzare l’esperienza di visione degli utenti o se ci sia spazio sufficiente per le piattaforme più piccole nel mercato competitivo dello streaming, è chiaro che, almeno per ora, Netflix ha saputo cavalcare l’onda. La popolarità e l’attenzione che riesce a mantenere, assieme a movimenti decisi verso l’espansione dei piani pubblicitari, pongono interrogativi su quale sarà il futuro effettivo del panorama dello streaming.