C’è un curioso oggetto cosmico che sta attirando l’attenzione di astronomi e amanti del genere heavy metal. Si tratta della Nebulosa Chitarra, un’ammmasso di gas e polveri che ricorda molto da vicino uno strumento musicale. Grazie alle immagini catturate dal telescopio spaziale Hubble e dall’osservatorio a raggi X Chandra della NASA, insieme ai dati provenienti dall’Osservatorio di Monte Palomar in California, gli studiosi stanno cercando di comprendere meglio questo affascinante fenomeno spaziale. Il suo processo evolutivo e le caratteristiche distintive sono state analizzate in uno studio apparso su The Astrophysical Journal.
La Nebulosa Chitarra, come suggerisce il nome, prende spunto dalla sua forma singolare, che ricorda fortemente una chitarra. Questa struttura cosmica è strettamente associata alla pulsar PSR B2224+65, che non è altro che una stella di neutroni che ruota a grande velocità. Essa è il risultato del collasso di una stella massiccia e, al pari di un musicista impaziente, emette un filamento di particelle e raggi X. Questo filamento, lungo circa due anni luce, è visibile nel cosmo e si sposta rapidamente, come se stesse suonando una melodia interstellare.
Gli astronomi, attraverso le osservazioni realizzate con il telescopio Chandra, hanno potuto studiare più da vicino questo filamento, che appare molto simile a una fiamma. La posizione della pulsar si trova proprio sulla punta della paletta della “chitarra”, aggiungendo un tocco di mistero a questo già affascinante oggetto celeste.
La creazione della nebulosa
Un aspetto intrigante della Nebulosa Chitarra è come la sua forma particolare si sia venuta a creare nel corso del tempo. I ricercatori sostengono che la sagoma della chitarra sia il risultato di bolle di particelle generate dalla pulsar, che emette un vento costante. Questo vento, che soffiava attraverso l’universo in un ambiente in continua variazione di densità, ha portato alla formazione di queste bolle, alcune delle quali risalgono a periodi passati. La pulsar, quindi, non solo si muove nel cosmo, ma interagisce attivamente con l’ambiente circostante, contribuendo a plasmare la sua figura distintiva.
Ma cosa provoca questa straordinaria attività? La risposta potrebbe risiedere in due fattori principali legati alle pulsar: la loro veloce rotazione e l’intensa forza del loro campo magnetico. Questi due elementi interagiscono, dando origine a un’accelerazione delle particelle e a radiazioni che sono estremamente energetiche. Da queste radiazioni si formano a loro volta particelle di materia e antimateria, creando così un ciclo continuo di energia e forma.
L’evoluzione osservabile: i timelapse della nebulosa
La Nebulosa Chitarra non è solo un oggetto statico nel vasto mare del cielo, ma un corpo celeste in evoluzione. Grazie ai dati raccolti sia da Chandra che da Hubble, sono stati creati due brevi filmati timelapse che illustrano il cambiamento della nebulosa e del suo filamento nel corso di oltre 20 anni. Questi filmati mostrano visivamente come l’oggetto sia mutato nel tempo, rivelando l’importanza dello studio delle caratteristiche di corpi celesti così lontani da noi.
I dati di Chandra, raccolti in diverse annate – 2000, 2006, 2012 e 2021 – si uniscono a quelli di Hubble, che invece risalgono agli anni 1994, 2001, 2006 e 2021. Questa sinergia tra le osservazioni fatte con telescopi diversi consente di ottenere un quadro più completo della vita della Nebulosa Chitarra, mostrando realmente come questo straordinario fenomeno celeste continui a sorprendervi con le sue evoluzioni.
Spaziando nell’immensità dell’universo, la Nebulosa Chitarra rimane un esempio meraviglioso di come la natura possa dar vita a spettacoli inaspettati, mescolando la scienza dell’astronomia con l’irresistibile richiamo del rock cosmico.