I Selton, band brasiliana con radici italiane, sono un gruppo musicale in continua evoluzione e movimento. Con la loro musica riescono a creare un legame profondo tra culture diverse, e i loro brani sono un viaggio che esplora non solo luoghi fisici ma anche esperienze umane e sentimenti. Questo articolo ci porterà alla scoperta della loro storia, del loro approccio alla musica e delle emozioni che li attraversano.
I Selton hanno iniziato a suonare le loro canzoni per le strade di Barcellona, precisamente al Parco Güell, dove hanno speso due anni della loro vita. Quell’esperienza ha lasciato un segno indelebile nella loro carriera artistica. La band era composta da giovani talenti che avevano deciso di seguire il richiamo della musica e nelle loro esibizioni si percepiva una freschezza contagiosa. Quando pensiamo a quei marciapiedi, riemergono i ricordi delle canzoni dei Beatles che intonavano: era un’epoca di scoperta e di speranza. Ma il destino ha voluto che da lì si dirigessero verso Milano, una metropoli che hanno imparato a conoscere e ad amare nel tempo. Milano non è solamente una nuova casa per loro, ma anche un palcoscenico dove esprimere il loro percorso artistico, arricchendo le loro canzoni di nuove influenze. La città li ha accolti, regalando loro opportunità di esibirsi e farsi notare, ma ha anche fornito un contesto senza tempo, che li ha aiutati a esplorare e abbracciare la loro identità.
Nel 2021, la band ha pubblicato il brano “Tutti benvenuti a casa mia”, un inno all’accoglienza e alla tolleranza, ma ora sono passati a “Gringo Vol.1” con un cambio di prospettiva. Questo passaggio, come spiegano, non è solamente più un’accoglienza ma un movimento di “smarcamento” artistico. Se con il primo pezzo volevano esprimere un chiaro messaggio politico e sociale, facendosi portavoce di un’idea di apertura nell’epoca in cui i dibattiti sull’immigrazione erano accesi, con il nuovo lavoro si sono concentrati su un ritorno alle origini musicali. L’album racconta un modo di vedere il mondo attraverso gli occhi di uno “straniero”, ma senza il peso delle connotazioni negative che può avere il termine. Così, ciò che emerge non è solo una questione di identità, ma una celebrazione della novità che porta con sé la scoperta. La band considera il “gringo” non solo un personaggio, ma un modo di essere, un approccio fresco e curioso verso la vita e le esperienze.
La musica dei Selton è intrisa di racconti di viaggio e delle esperienze vissute. È curiosa la loro capacità di scrivere mentre si trovano in giro per il mondo, cogliendo ispirazione dai luoghi che visitano. Abbiamo visto brani come “Manifesto Tropicale” nascite in Brasile e “Maresia” in Portogallo, a conferma dello stretto legame che esiste tra fatica creativa e l’uscita dalla propria zona di comfort. Loro stessi riconoscono che ogni volta che escono dalla quotidianità, è lì che riescono a scavare dentro di sé e a tirare fuori emozioni autentiche che spesso influiscono nelle loro composizioni. In questo modo, le esperienze di viaggio non sono solo un mezzo di ispirazione, ma diventano parte integrante della loro arte.
Il concetto di viaggio ritorna anche nella loro musica, nel modo in cui si sono evoluti negli anni e nelle scelte artistiche che hanno fatto. Stanno vivendo un percorso che non ha una vera e propria conclusione, ma è in continua crescita, evoluzione e trasformazione, come solo una band di questo calibro può fare. La passione e l’energia messe in ogni nota diventano quindi un trampolino di lancio verso nuove avventure e nuovi orizzonti.
Ogni volta che i Selton si mettono a lavorare su un nuovo album, avvertono un misto di ansia e gioia. Fare musica significa esporsi, e questo comporta anche il rischio di fallire o di deludere le aspettative. Questo sentimento, condiviso da molti artisti, è parte integrante del loro processo creativo. La paura di non essere in grado di creare qualcosa di nuovo o di autentico è una costante, ma diventa anche una motivazione per continuare a sperimentare, rimanere fedeli a se stessi senza lasciarsi influenzare da dinamiche esterne. Così il loro obiettivo rimane chiaro: continuare a esprimere le loro verità e a raccontare storie che parlano di viaggi, fragilità e forza. La passione che li ha portati fino ad oggi è la stessa che li spinge, sempre, a guardare oltre il proprio orizzonte.
Il 24 novembre, alla Santeria Toscana di Milano, i Selton avranno l’opportunità di esibirsi di fronte a un pubblico che ormai li accoglie come parte della sua comunità. Un evento atteso che promette di essere carico di emozioni, energia e, naturalmente, quella freschezza tipica della loro musica. Il tour estivo li ha visti esplorare paesaggi italiani e brasiliani, e ogni tappa ha arricchito il loro bagaglio di esperienze e incontri. Tra i loro desideri, ci sono nuovi luoghi da scoprire e musiche da esplorare, come il desiderio di suonare nel Nord del Brasile o negli Stati Uniti. Ogni concerto rappresenta un’opportunità per condividere pezzi della loro storia e per appuntare un altro episodio nel libro della loro musica.
Tra il lavoro sul nuovo album e i concerti in programma, la band continua a lasciarsi scoprire, riflettendo su dove si trovano oggi e come vogliono procedere domani. Ogni canzone, ogni viaggio, ogni concerto diventa un tassello importante di questa avventura che continua a definirli e a rivelarsi dinamica e imprevedibile, proprio come la musica che amano.
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