Il mondo delle sneakers sta vivendo una vera e propria rivoluzione, con la crescita esponenziale del mercato delle scarpe false e dei falsi d’autore. Ma grazie all’avanzamento delle tecnologie, in particolare l’intelligenza artificiale, gli appassionati di moda potrebbero presto ricevere un aiuto decisivo per distinguere fra originale e falsa. Scopriamo insieme come funziona questa innovazione e quali benefici potrebbe portare.
Osmo è una startup innovativa che ha messo a punto un sistema di intelligenza artificiale davvero unico, in grado di autenticare le sneakers semplicemente analizzando il loro odore. Questo approccio originale si basa su un modello addestrato utilizzando le firme olfattive dei materiali che i grandi marchi di calzature utilizzano frequentemente. Si parla della pelle, delle fibre della tomaia, della gomma della suola e persino della colla che unisce le varie componenti. Quest’idea sembra promettente. I ricercatori sostengono che questo mix di dati olfattivi possa diventare un alleato prezioso per rivenditori e utenti. Infatti, permetterà loro di scoprire se le scarpe che si trovano davanti sono autentiche oppure no.
Inoltre, il sistema non sarebbe soltanto utile per i consumatori. Anche le aziende produttrici di calzature potrebbero avvantaggiarsene. Un nuovo metodo di protezione dei loro prodotti sarebbe un fattore chiave per mantenere l’integrità del marchio e proteggere i loro profitti nel mercato sempre più competitivo delle calzature. È interessante notare come l’innovazione nei metodi di autenticazione possa effettivamente modificare il panorama del mercato delle sneakers.
l’olfatto nella lotta contro la contraffazione
Il concetto di utilizzare l’olfatto come metodo di autenticazione non è del tutto nuovo. Esistono già piattaforme come StockX che impiegano questa caratteristica olfattiva per verificare la genuinità delle scarpe vendute agli utenti. Tuttavia, la nuova tecnologia proposta da Osmo, con i suoi sensori avanzati, potrebbe rendere questo processo ancora più raffinato e accurato, abbattendo il rischio di errori e garantendo ai consumatori maggiore sicurezza nei loro acquisti.
Sebbene esistano già strumenti in commercio per la validazione delle sneakers, l’approccio di Osmo potrebbe rappresentare un ulteriore passo avanti. Con un tasso di precisione nel distinguere i falsi che supera il 95%, la startup si presenta come un attore significativo sul mercato. Gli sviluppatori affermano che i test condotti hanno confermato l’efficacia della tecnologia. Tuttavia, il vicepresidente senior di Osmo, Rohinton Mehta, ha chiarito che il modello sembra avere alcune limitazioni, in particolare per quanto riguarda i prodotti rari per cui sono stati fabbricati soltanto esemplari ridotti.
sfide e prospettive future
Anche se la tecnologia offre sicuramente dei vantaggi, rimangono delle sfide da affrontare. Per addestrare l’intelligenza artificiale, infatti, Osmo ha bisogno di una varietà di campioni per ogni modello. La disponibilità di scarpe autentiche in grandi volumi rappresenta quindi un elemento essenziale per migliorare le prestazioni e l’affidabilità del sistema. Questo complica un po’ il tutto, perché non sempre è facile reperire scarpe autentiche che rappresentino i vari modelli sul mercato, specialmente nel caso di edizioni limitate.
Un altro aspetto da considerare è l’accettazione del mercato. Sarà interessante vedere come i rivenditori e i consumatori adotteranno questa nuova tecnologia e se ci sarà un effettivo incremento dell’uso dei sensori olfattivi. La sfida sarà creare una cultura che valorizzi e promuova l’utilizzo di sistemi che garantiscano autenticità nelle scarpe. Anche la comunicazione sui risultati e sui vantaggi di questo innovativo metodo sarà cruciale per il suo successo.
Osmo ha delle potenzialità enormi da sfruttare e la possibilità di innovare nel campo delle sneaker potrebbe cambiare le regole del gioco. Con l’aumento delle scarpe falsificate e il desiderio di autenticità sempre più presente, l’intelligenza artificiale rappresenta una vera e propria speranza per il mercato. La strada verso un futuro senza contraffazioni potrebbe non essere così lontana.