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AST SpaceMobile lancerà i suoi satelliti block 2 con il potente New Glenn di Blue Origin

AST SpaceMobile e Blue Origin: una collaborazione che apre le porte al futuro

Il mondo della tecnologia spaziale si arricchisce di una nuova entusiasmante partnership. AST SpaceMobile, un’attiva azienda americana, ha recentemente annunciato il 14 novembre un accordo con Blue Origin, la nota compagnia fondata da Jeff Bezos, per il lancio dei satelliti di seconda generazione noti come BlueBird Block 2. In un’era in cui la connettività è essenziale, AST si sta affermando nel settore delle telecomunicazioni sviluppando satelliti capaci di comunicare direttamente con gli smartphone senza necessità di hardware o software aggiuntivi. Questa novità rappresenta un passo avanti straordinario, poiché permette di immaginare un futuro in cui la connessione sia possibile ovunque e in qualsiasi momento.

Il recente accordo tra AST SpaceMobile e Blue Origin prevede l’impiego del razzo New Glenn, con il primo volo pianificato per la fine di novembre. Questo razzo è decisamente strategico siccome è in grado di trasportare fino a 8 satelliti Block 2 contemporaneamente, grazie a un fairing che ha una larghezza di 7 metri. Charles, che è ora il responsabile della missione per Blue Origin, ha confermato che i preparativi per il volo inaugurale stanno procedendo senza intoppi. Questo è essenziale, dato che l’azienda ha già firmato contratti per un totale di 45 lanci, con ulteriori 15 disponibili come opzioni. A tal proposito, ci saranno un totale di sei lanci per l’invio dei satelliti.

È interessante notare che AST SpaceMobile non ha limitato la sua strategia di lancio a Blue Origin. Anche SpaceX è nel mix, con il suo razzo Falcon 9 che può portare fino a 4 BlueBird Block 2 in un singolo volo. Dall’altro lato, hanno stretto anche un accordo con l’agenzia indiana ISRO per utilizzare il razzo GSLV, che è in grado di lanciare un solo satellite per volta. Tutte queste informazioni sono fondamentali, soprattutto considerando che ancora non ci sono dettagli certi riguardo a peso e dimensioni dei satelliti BlueBird.

Da smartphone a satelliti: la rivoluzione della connettività

AST SpaceMobile ha impostato un ambizioso obiettivo: creare una costellazione di satelliti che permetta a qualsiasi smartphone di connettersi attraverso reti 4G e 5G ovunque si trovino. Questo progetto non è solo innovativo, ma anche necessario in un mondo sempre più connesso. Per realizzare tutto ciò, l’azienda ha progettato delle enormi antenne per i satelliti BlueBird, le quali sono cruciali per il successo della missione.

La prima generazione di satelliti, chiamata Block 1, è dotata di antenne estese su circa 64 metri quadrati. La prossima, invece, stando ai piani, avrà un’antenna che coprirà un’area di ben 223 metri quadrati. Non è un caso che i primi cinque BlueBird Block 1 siano stati lanciati il 12 settembre con un razzo Falcon 9 partito da Cape Canaveral. Solo recentemente, il 25 ottobre, AST ha condiviso che tutti i satelliti hanno dispiegato con successo le loro antenne, ben sei settimane prima del previsto. Questi satelliti riportano caratteristiche simili al prototipo lanciato nel settembre 2022, dal quale erano riusciti a ottenere velocità di download pari a 21 Mbps.

Con l’avvento della nuova generazione BlueBird Block 2, le prestazioni sono predette essere addirittura dieci volte superiori. Si parla di velocità di download che potrebbero arrivare fino a 120 Mbps. Durante una recente conference call, il direttore finanziario di AST SpaceMobile, Andrew Johnson, ha accennato a investimenti compresi tra i 19 e i 21 milioni di dollari per la costruzione di un singolo satellite Block 2. Il futuro, dunque, appare promettente.

Collaborazioni strategiche nel settore delle telecomunicazioni

Ottimisticamente, AST SpaceMobile ha già intrapreso accordi con più di 45 operatori telefonici in tutto il mondo, tra cui nomi di rilievo come Vodafone e TIM. Queste alleanze non sono solo importanti, ma rappresentano la base per l’espansione e il potenziamento delle reti telefoniche. L’idea è che, oltre a garantire una connettività globale, il supporto di questi operatori aumenterà l’efficienza e l’accessibilità del servizio.

Il mercato delle telecomunicazioni è vasto e in continua evoluzione, e AST sta cercando di ritagliarsi una fetta significativa di questo settore. Le sfide non mancano, e la concorrenza è agguerrita, ma il progetto delle costellazioni di satelliti BlueBird potrebbe realmente cambiare il modo in cui ci connettiamo. Con l’impegno di sviluppare una rete globale di comunicazione attraverso satelliti, le prospettive si fanno sempre più interessanti. I prossimi mesi saranno decisivi per comprendere come si evolverà questa storia.

Marco Maggioni

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